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Buonasera!

Ho l'onore il il piacere di mostrarvi questo lavoro a 4 mani realizzato da me, per la fase di pittura, e da Pippo Pandolfo , per quanto concerne la scultura.




Per iniziare qualche breve nota storico-uniformologica:

Il 12 gennaio 1848 a Palermo, dopo l’affissione di proclami incitanti la  rivolta, alcuni uomini, seguiti dalla popolazione dei quartieri più  poveri della città, diedero inizio ad un movimento rivoluzionario che si  diffuse poi al resto della penisola. L’adesione della borghesia e della  nobiltà consentì al movimento di organizzare anche un Governo  Provvisorio con Ruggero Settimo come Presidente e lascia qualche  motivato sospetto che probabilmente il popolo siciliano, all’epoca non  pensava all’unità italiana ma desiderava piuttosto creare una Monarchia  Nazionale.

Comunque, restando nel campo della storia militare, tra i primi compiti  del Governo c’erano la formazione di un Esercito Siciliano e di una  Guardia Nazionale che fu istituita già il 28 gennaio 1848, con  l’incarico “della conservazione dell’ordine pubblico e della sicurezza  delle persone e delle proprietà”.

Dal punto di vista uniformologico, è interessante notare come le divise  della Guardia Nazionale siciliana fossero uguali a quelle utilizzate in  molte parti d’Italia ricalcando lo stile “tipo” delle uniformi  napoletane/italiane dell’epoca. Nel caso siciliano il frontespizio  del  “Regolamento per le Vestimenta ed Armamento della Guardia Nazionale”  riportava la dizione “Analogo ai modelli della Guardia Civica  Pontificia”. Uniche differenze erano la piastra dell’elmo che aveva  inciso il nome di una delle tre città capoluogo (Palermo, Messina,  Catania) e la fibbia della cintura recava in rilievo le iniziali GN. Le  uniformi della G.N. siciliana del 1848.





Lo zappatore siciliano riportato sulla tavola dalla quale è tratto il  soggetto indossa un uniforme che manifesta chiaramente uno scopo più che  altro decorativo. Elementi distintivi e particolari, di questa divisa  sono: il fregio sul colbacco  con due appie o scuri incrociate, la  triscele sul grembiule, che era sicuramente in metallo giallo sbalzato  in quanto detti personaggi erano pochi, caratteristici e molto  decorativi. Quasi sicuramente un’altra triscele (giallo) era sul tondino  (rosso) del colbacco.

Oltre all’ascia e alla caratteristica daga l’armamento sembra  comprendere un moschetto da 28" liscio e forse anche a pietra focaia  invece che a percussione ... con le guarniture in ottone.

La documentazione utilizzata è stata fornita da Fante 71 e in parte da  ALB  che ringraziomo … il risultato lo lascio giudicare a voi…


Bibliografia:

- R.Artesi "La Guardia Nazionale a Milano e in Italia, 1796/1877" Ed. Rara 1993

- G. Fiorentino " La Guardia Nazionale Siciliana 1848" Diana Armi

- "Regolamento per le vestimenta ed armamento della Guardia Nazionale,  analogo ai modelli della Guardia Civica Pontificia. Palermo" Tipografia  Spampinato" 1848

- R. Romeo "Il Risorgimento in Sicilia" Ed. Laterza 1950

- AA.VV. "Gli Eserciti Italiani dagli Stati preunitari all'Unità Nazionale" Ed. Rivista Militare, 1984


Passiamo ora alla fase operativa. Il igurino di partenza è uno splendido Zappatore prodotto in 75 mm, abbondanti, da Romeo Models


Per iniziare Pippo ha assemblato il busto alle gambe, imperniando bene il  tutto e  poi ha fresato pesantemente il busto riducendolo di volume.  Poi, con una miscela composta da  70% Magic sculpt e 30% Milliput ha  iniziato a modellare il pezzo



Lo Zappatore della Guardia Nazionale è rappresentato in una  posa simbolica , dopo aver valutato varie possibilità,   a Pippo  venne in  mente che durante la rivoluzione del 1848 a Messina furono abbattute le  statue dei Reali di Borbone e le insegne dagli edifici pubblici. Così ha fatto una ricerca e ha trovato alcune immagini di insegne araldiche che  sono giunte sino a noi e che che potevano fare al caso nostro.














Finita la fase di scultura, è toccato a me dipingere il pezzo.

Ho deciso, contrariamente al mio solito, di dipingere il pezzo quasi interamente con colori ad olio., iniziando da viso.

Ho preparato una base acrilica composta da carne media, vermicglio e marrone rossiccio


dopo aver dato 3 mani di questa base, ho iniziato a dipingere dli occhi ancora con colori acrilici.con nero a ho dipinto le ciglia superiori e con un marrone quelle inferiori con carne chiara ho dipinto la sclera degli occhi e con del nero ho creato una base per l'iride




sono passato quindi all'iride che ho deciso, da buon siciliano, di pipingere marrone con una puntina di nero ho ricreato la pupilla a con carne chiara ho creato il riflesso della luce 



Successivamente ho iniziato il lavoro di sfumatura sul viso.

Ho ricreato con colori ad olio una mescola simile alla base e lo stesa su tutta la pelle ho messo sulla tavolozza bianco, carnicino, giallo di napoli, ocra,  rosso di marte, lacca di garanza, terra di siena e terra d'ombra  bruciata. Nelle parti illuminate ho steso piccole quantità di carnicino e in  quelle in ombra terra di siena e terra d'ombra. Nella parti "mediane" ho  applicato un pizzico di lacca di garanza e con un pennellino piatto ho sfumato tra loro i sopraelencati colori

https://lh5.googleusercontent.com/-TyeTQCg-46k/TYu6f7KipOI/AAAAAAAADBU/nlDkhlctOuc/s1600/viso6.JPG



Non mi dilungo oltre e vi mostro il lavoro finito












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